Il virus dei polli

Dal 2003 ci sono stati in Vietnam, Thailandia, Cambogia e Indonesia 120 casi di influenza aviaria e 60 decessi. Questa è anche chiamata virus dei polli, perché le persone contagiate sono state tutte in contatto con uccelli da allevamento.
Il virus H5N1 responsabile di questa malattia è trasmesso con gli escrementi delle anatre migratrici che ne sono infette.
Il problema sorgerebbe se questo virus, oltre a trasmettersi tra gli uccelli, cambiasse le sue caratteristiche e infettasse l'uomo non solo in casi isolati, ma come epidemia globale.
Le possibilità di trasformazione sono queste:

  1. Contagio di un ospite intermedio, quale il maiale, che è anche infettato dal virus dell'influenza umana. Nel maiale i due virus creano un ibrido capace di infettare e trasmettersi da uomo ad uomo.
  2. Trasmissione uccello – maiale - uomo in modo diretto
  3. Modificazioni genetiche che consentono il passaggio direttamente dall'uccello all'uomo.

Le trasmissioni televisive hanno dato ampio spazio a questo scenario catastrofico con notizie contraddittorie e allarmanti:

  • L'Italia potrebbe disporre in tempi brevi di un vaccino contro questo virus.
  • Il vaccino d'altronde non può essere confezionato se l'epidemia non si presenta, e il tempo di preparazione è di 4-6 mesi.
  • Dobbiamo allora procurarci degli antivirali che agiscano in modo diretto sul virus in attesa del vaccino.
  • Dobbiamo vaccinarci contro il virus dell'influenza perché eviterebbe di trovare un sistema immunitario indifeso

Nei giorni seguenti a queste informazioni, l'allarmismo è stato ridotto con nuove precisazioni.  

  • Negli uccelli migratori che attraversano i cieli italiani non sono state riscontrate infezioni.
  • In Italia le possibilità di un'epidemia sono molto scarse, poiché i polli sono per lo più allevati in luoghi chiusi, hanno poche o nulle probabilità di ammalarsi con gli escrementi delle anatre migratrici.
  • Le condizioni di comportamento da noi sono diverse da quelle dell'estremo oriente dove c'è una maggiore promiscuità tra animali e uomo e minore attenzione all'igiene.
  • La cottura della carne uccide in ogni caso il virus e si possono tranquillamente mangiare le carni di pollo e tacchino.

Con questi presupposti è inutile effettuare il vaccino contro l'influenza. Questo è indicato solo per bambini e anziani con deficit immunitari comprovati o con malattie croniche dell'apparato respiratorio, diabete e cardiopatie.

                           
 




 
 
Dott. Giovanni Angilè - Medico Chirurgo - Per informazioni telefonare al: 349 2344166 - Studio: Via Nino Bixio, 9 - 35030 Caselle di Selvazzano (PD)
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