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BLS: Basic Life Support
In medicina i concetti di grave e urgente sono differenti.
GRAVI sono le situazioni cliniche che rappresentano rischio per la vita o grave pericolo per l’integrità fisica dell’infortunato. Es: Fratture, specialmente quelle della colonna vertebrale. In casi come questi è possibile attendere l’arrivo dei soccorsi più qualificati senza compromettere l’esito del soccorso.
URGENTI sono quelle situazioni in cui è assolutamente necessario un rapido intervento di soccorso, pena la perdita del paziente, come per le ostruzioni delle vie aeree, l’arresto respiratorio , l’arresto cardiaco, le emorragie.
Le emorragie non sono da sottovalutare in quanto a seconda dei distretti colpiti abbiamo una più o meno cospicua perdita di sangue. Non sono importanti solo le perdite esterne, ma anche quelle interne. Per esempio da una costola fratturata possono fuoruscire 125 ml di sangue; dal radio, dall’ulna o dall’omero dai 250 ai 750 ml di sangue; dalla tibia e dal perone da 500 a 1000 ml (1 litro) di sangue; dal femore e dalle ossa del bacino da 1000 a 2000 ml (2 litri) fino ad un’emorragia massiva. Questo spiega la gravità della frattura al femore nelle persone anziane che già debilitate per l’età e i vari acciacchi, vanno più rapidamente in collasso con esito letale.
Il BLS supporto basico alla vita, consiste in manovre effettuate sulla persona infortunata e priva di coscienza.
Quando notiamo un infortunato a terra la prima cosa da verificare è la sicurezza dell’ambiente. Dobbiamo cercare di capire perché è avvenuto quello che sembra essere un incidente. Per esempio un contatto con corrente elettrica, un fumo o gas tossico che può avere fatto perdere i sensi, un oggetto caduto sulla testa; oppure un peggioramento di malattie di cui la persona soffre (diabete, problemi cardiocircolatori). Se la zona non è sicura (incendio, pericolo di crollo ecc.), dobbiamo proteggere o spostare l’infortunato in una zona protetta senza rischiare noi stessi, come succede spesso. Qualche mese fa alcuni operai, mentre pulivano una cisterna che sprigionava vapori tossici, sono morti uno dopo l’altro nel tentativo di salvare i colleghi intossicati.
Quando la zona è sicura dobbiamo verificare la coscienza della persona a terra. Si chiama e si scuote il soggetto. Se non è cosciente si chiama subito il 118. Dopo averlo messo supino, scoperto il torace, verifichiamo le condizioni delle vie aeree. Controlliamo con un dito dentro la bocca se c’è qualche corpo estraneo che impedisce la respirazione, per esempio la dentiera, una lisca di pesce, terriccio o sabbia. Poi, dato che in una persona priva di coscienza la lingua per caduta comprime la laringe, dobbiamo iperestendere il capo in modo che la lingua si rialzi e permetta di nuovo il libero passaggio dell’aria fino ai polmoni. Ci avviciniamo col viso al naso della persona guardando il suo torace e facciamo il GAS: Guardo se il torace si muove, Ascolto eventuali rumori respiratori, Sento se mi arriva l’aria espirata sul viso. Questo per dieci secondi. Se l’infortunato non respira, i medici o gli infermieri verificano il battito cardiaco, ma per i non addetti ai lavori, è sufficiente iniziare il massaggio cardiaco. Ci poniamo all’altezza del torace al lato del soggetto, appoggiamo le mani sullo sterno e tenendo le braccia tese perpendicolarmente sopra il corpo dell’infortunato diamo col nostro peso delle spinte verso il basso di 4-5 cm per comprimere il cuore tra sterno e colonna vertebrale. La frequenza delle spinte deve essere di 100 al minuto e deve essere continuata fino all’arrivo dei soccorritori. Ogni 2 minuti ci si ferma 10 secondi per ricontrollare se il soggetto ha ripreso a respirare. Se respira è necessario posizionarlo lateralmente in modo che le vie aeree restino pervie.
Un accenno particolare alle modalità di chiamata del 118: rimaniamo calmi e riferiamo all’operatore che ci risponde tutte le informazioni utili sia sulla dinamica dell’incidente, se conosciuta, sullo stato dell’infortunato, sulla zona in cui ci troviamo e sul modo migliore per arrivarci. Per esempio se siamo in montagna in un sentiero a cielo aperto il mezzo migliore per soccorrere una persona può essere l’elicottero. Non dobbiamo interrompere la comunicazione fino a che il centralinista del 118 non abbia tutte le notizie necessarie per mandare i soccorsi col personale specializzato.
Ricordiamo che per legge c’è l’obbligo di prestare soccorso ad un infortunato, ma se non ci sentiamo in grado di effettuare nessuna delle manovre di BLS sopra descritte, è necessario chiamare almeno il 118.
Pensiamo però che il tempo di arrivo di un’ambulanza supera di solito i dieci minuti e che questo è il periodo GOLD, cioè il periodo d’oro in cui le alterazioni a livello cerebrale da mancanza di ossigeno diventano irreversibili. Dopo 1 minuto di assenza di ossigeno al cervello si salvano il 100% degli infortunati, dopo 10 minuti lo 0%.
Se abbiamo qualche nozione di primo soccorso è giusto agire subito perché il tamponamento di un’emorragia, la liberazione delle vie aeree e il massaggio cardiaco a volte sono sufficienti per salvare una vita.
Queste spiegazioni non sono certamente esaurienti. Se possibile, dovremmo seguire almeno una lezione di primo soccorso tenuta da personale qualificato.
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