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Nozioni di Pronto Soccorso
In caso d'incidenti stradali, sul lavoro, in casa, durante i momenti di svago, può succedere di dover intervenire per salvare una vita. Conoscere elementi di pronto soccorso può agevolare questo compito.
Controlliamo immediatamente la scena dell'infortunio e la pericolosità ambientale per l'infortunato e per gli altri a lui vicini. Per esempio se siamo nel mezzo di un incendio, se un'automobile rischia di esplodere, dobbiamo allontanare sia l'infortunato sia le altre persone presenti nelle immediate vicinanze. In caso di folgorazione prima di intervenire dobbiamo interrompere la corrente dell'interruttore generale o staccare il soggetto dal cavo elettrico con un bastone di legno salendo sopra un'asse o una sedia di legno.
Daremo poi una valutazione del paziente per determinare il livello di coscienza, assicurare la pervietà delle vie respiratorie, rilevare l'attività cardiaca e raccogliere informazioni. Dovremo stabilire lo svolgimento dell'incidente, capire quale è la regione colpita e se possibile interrogare il paziente. C'è da rispettare una priorità negli incidenti. Si valuterà il livello di coscienza, l'eventuale apertura degli occhi spontanea, alla voce, al dolore o dopo un leggero colpo alla spalla. Se l'infortunato non è cosciente controlleremo prima di tutto la presenza di respiro osservando il movimento del torace, che deve essere tipico di una persona a riposo, e ascolteremo il rumore dell'aria che entra ed esce dal naso. La frequenza è di 14-15 cicli il minuto nell'adulto e 35-40 nel neonato. I suoni dovranno essere quelli normali, quindi privi di gorgoglii, rantoli, sussulti e sibili. Il battito cardiaco si controlla dalla presenza del polso radiale, carotideo o femorale, dal colorito del volto. Vedremo anche se c'è un'emorragia importante, traumi gravi alla testa o al torace, amputazione o ustione. In caso d'arresto cardio - respiratorio, la possibilità di sopravvivenza senza compromissione delle funzioni vitali è di 4-6 minuti, perché l'organo che è maggiormente danneggiato è il cervello, mentre il tempo che trascorre prima che l'infortunato riceva assistenza da personale sanitario è in media 8-15 minuti. E' importante avere qualche conoscenza delle tecniche di massaggio cardiaco e respirazione artificiale. Per effettuare il massaggio cardiaco dobbiamo appoggiare il palmo di una mano due dita sopra il punto terminale dello sterno, sovrapporre l'altra mano e intrecciare le dita. Tenendo le braccia tese fare peso col corpo e dare un colpo secco che determini un abbassamento del torace di 4-5 cm. Rilasciare poi la pressione senza staccare le mani. Il ritmo deve essere 60-80 il minuto. Contare a voce alta 1001, 1002, 1003...
Per la respirazione iperestendere il capo al paziente, aprire la bocca, rimuovere eventuali corpi estranei (fango, vomito, sangue, dentiera). Chiudere il naso e soffiare in bocca controllando l'espansibilità del torace, poi allontanare le proprie labbra da quelle dell'infortunato. Ripetere al ritmo di 12 atti il minuto per l'adulto, 15 per il bambino e 20 per il neonato.
Alternare 2 insufflazioni a 15 compressioni sternali sia in presenza di uno o due soccorritori. Controllare ogni 1 o 2 minuti il polso carotideo. Non interrompere il massaggio se si sentono scricchiolii ossei, dato che eventuali fratture costali non aumentano la gravità del paziente. Tenere sollevate le dita in fase di compressione dovrebbe diminuire questa complicanza. Continuare la rianimazione finché non si avverta il battito e il respiro regolare o finché non arrivino l'ambulanza col personale sanitario.
Le emorragie dovranno essere arrestate con una pressione diretta di 10-30 minuti, con un sollevamento sopra il cuore, una cintura o un laccio emostatico se è interessato un arto.
Lo spostamento non va effettuato in caso di fratture, lussazioni, corpi estranei negli arti e lesioni spinali. Nel caso di amputazione avvolgere la parte amputata in garze sterili, inserirla in un sacchetto e poi in un contenitore con ghiaccio, non porla direttamente nel ghiaccio. Scrivere il nome della persona, giorno e ora dell'infortunio su un'etichetta ed apporla sul contenitore.
Alla presenza di un ustionato valuteremo se l'agente ustionante è il calore, qualche sostanza chimica, l'elettricità, le radiazioni. La sede colpita: più gravi sono le ustioni al volto, alle mani, ai piedi, all'inguine e alle articolazioni principali. La profondità: 1° grado superficiale con arrossamento ed assenza di cicatrici; 2° con dolore arrossamento, bolle e cicatrici modeste; 3° profonda, con carbonizzazione, non sempre dolore, cicatrici. E' più grave se è interessato 1/10 della superficie del corpo. I rischi possono essere l'infezione e il collasso da perdita di liquidi, perché se l'ustione è estesa trasuda plasma che è sottratto al sistema circolatorio, con conseguente minor afflusso di sangue al cervello. Dobbiamo versare acqua sulla parte ustionata, togliere i vestiti tagliandoli (no se ustione da calore), non bucare le bolle, non applicare pomata, coprire con garze sterili. In caso di folgorazione come prima accennato, staccare l'infortunato dalla corrente, controllare la presenza di circolo, respiro, ustioni o traumi ed agire di conseguenza. Per le fratture cercheremo, se possibile, di immobilizzare la parte con qualcosa di rigido, mantenendo il soggetto nella posizione in cui si trova per non provocare complicanze dovute a frammenti ossei che possono ledere nervi, vasi od organi interni. Per le contusioni applicare ghiaccio ed immobilizzare, per le lesioni oculari da corpi estranei o da schizzi di sostanze non tentare di togliere le schegge conficcate, non rimuovere le lenti a contatto, non applicare collirio, lavare solamente l'occhio se c'è stato contatto con sostanze chimiche.
In caso d'emorragia nasale comprimere le narici per 10 minuti, bagnare la fronte con acqua fredda, fare reclinare la testa in avanti, non usare cotone emostatico. Se dopo un trauma oltre al sangue fuoriesce dal naso anche un liquido chiaro (liquor), non tappare il naso e chiamare il 118.
Alla presenza di un soggetto con convulsioni, non cerchiamo di fermarlo né di inserirgli qualcosa in bocca, ma dobbiamo allontanare gli oggetti che lo circondano, affinché non si provochi gravi traumi. Terminate le convulsioni dobbiamo slacciargli cintura e vestiti e coprirlo. Davanti un soggetto svenuto, dobbiamo assicurarci che le vie respiratorie siano libere, slacciare cinture e vestiti, ventilare, coprirlo, controllare battito e respiro. Per colpi di sole e calore trasportare il paziente in luogo fresco e ventilato, togliere i vestiti, fare spugnature con acqua fresca, dare da bere acqua salata.
In caso di morsi di serpente tranquillizzare l'infortunato, togliere eventuali costrizioni, immobilizzare la parte colpita, non incidere, non succhiare, non somministrare siero antiofidico. Se si è soli camminare lentamente e possibilmente non muovere la parte interessata. Tenere sotto controllo stato di coscienza, respiro e battito.
Per punture di zecche applicare una garza con alcol a 90°, estrarre la zecca con una pinzetta e disinfettare. In caso d'ingestione di corpi estranei comprimere l'epigastrio, la zona posta sotto lo sterno all'altezza dello stomaco, fino a quando l'oggetto ingerito non fuoriesce dalla bocca. Se sono ingeriti veleni, farmaci o altre sostanze chimiche, inavvertitamente o per tentato suicidio, tenere i flaconi delle sostanze affinché i medici possano usare l'eventuale antidoto.
Tutte queste nozioni dovrebbero essere imparate in corsi teorici pratici, dove saranno spiegate chiaramente le manovre suddescritte. Naturalmente, se la situazione è grave, dobbiamo immediatamente avvertire il 118, per avere a disposizione al più presto un'ambulanza con personale sanitario che possa intervenire sul posto ed eventualmente portare l'infortunato al più vicino ospedale.
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