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Le Dermatiti
Le dermatiti sono malattie della cute che si manifestano come eruzioni cutanee dolorose, pruriginose ed antiestetiche. Aumentano nella popolazione del 10% ogni anno e sono curate con pomate, antistaminici, antibiotici e cortisone. Questi farmaci sono utili nei casi allergici gravi perché salvano la vita. E’ sbagliato usarli per uno stato cronico.
Per le dermatiti sono anche prescritti immunosoppressori o antimicotici. Le allergie si presentano per un difetto del sistema immunitario e, somministrando immunosoppressori, blocchiamo ancor più la possibilità di guarigione. La medicina Accademica non sa come guarire le dermatiti croniche. La medicina Naturale ha ottime possibilità. Va bene tutto ciò che guarisce. Terapie energetiche, autoemoterapia, urina del paziente omeopatizzata in laboratorio e somministrata sottocute o sublinguale. Terapia con febbre a 40° per desensibilizzare il corpo ed eliminare le tossine. Io non seguo questi metodi.
1. Riattivo invece il funzionamento delle mucose.
Dalla bocca all’ano ci sono dai 9 agli 11 metri di mucosa. Il 75% del Sistema Immunitario è nella mucosa dell’intestino che è collegato energeticamente col polmone e con la cute. La disbiosi intestinale è l’alterato rapporto tra batteri saprofiti (95%), e patogeni (5%).
I concetti di base sono: purificazione e disintossicazione del paziente.
Consiglio da 3 a 10 giorni di digiuno con acqua e tisane, o di bere tisana per 2-3 giorni, associata a 2-4 litri di acqua al giorno per portare le tossine dall’alto fino all’intestino, poi una dieta dissociata,
Aggiungo anche nei casi più gravi 1 litro e 1\2 di clistere con acqua bollita e lasciata raffreddare a temperatura corporea.
Ripristino l’equilibrio tra batteri saprofiti e patogeni a livello intestinale con prebiotici e probiotici. Prescrivo dei farmaci omeopatici e fitoterapici per migliorare il funzionamento di tutti gli organi deputati alla digestione, quali stomaco, pancreas, fegato e colecisti, intestino tenue e crasso.
Testo gli alimenti intolleranti con la kinesiologia.
Elimino dalla dieta latte vaccino e suoi derivati, carboidrati raffinati come farina di grano, carne di maiale, uova di gallina, arachidi, paprika e pepe, zucchero, cioccolato, nutella, cacao, pane, dolci, gelati, caffè, the.
2. Suggerisco una giusta alimentazione dissociata.
Al mattino: frutta per gli adulti, per i bambini latte di pecora, di capra, di cocco, di mandorle.
A mezzogiorno: carboidrati integrali quali farro, kamut, riso, mais, segale, avena, grano saraceno, miglio e orzo o legumi con verdure.
La sera: carni bianche, formaggi di capra o pecora, pesce di ruscello, tofu, seitan di farro, spezzatino di soia, con verdure crude in caso di introduzione di proteine animali, verdure cotte con proteine vegetali. Attenzione, salmone, crostacei e molluschi possono scatenare la neurodermatite. E’ meglio la trota di ruscello.
3. Agisco con Neuralterapia sui campi di disturbo.
Nella crosta lattea o altra allergia dei bambini privilegio il trattamento di tonsille seni nasali e ombelico. Verifico i denti, le cicatrici, in particolar modo quelle in zona ginecologica.
Alcuni casi clinici.
1. In una paziente con dermatite presente da 17 anni, durante le mestruazioni non cambiava niente. Sembrava che la zona ginecologica non fosse importante. Con la Neuralterapia su tonsille, cicatrici ecc. si ebbe un miglioramento del 70%. Poi iniettando procaina in zona ginecologica ci fu un attacco acuto la notte successiva. La paziente, pensando ad un errore nella terapia, era molto arrabbiata e non voleva più sottoporsi ad altre sedute. Le ho spiegato che si era soltanto attivato il campo di disturbo ginecologico, che fino ad allora aveva agito in modo subdolo. Il corpo aveva reagito facendo uscire la neurodermatite in modo violento, per poi portare ad una guarigione definitiva che avvenne dopo altre 6 applicazioni e …dopo 17 anni di sofferenze.
2. Un bambino di 10 mesi con dermatite al viso curato da 6 mesi con cortisone. È iniziata al 3° mese di vita, dopo i vaccini. Ho prescritto un prodotto omeopatico ed effettuato neuralterapia all’ombelico.
3. In una donna con dermatite in zona toracica dopo vaccino contro l’ influenza ho trattato il punto del vaccino e l’ombelico. Ha avuto un peggioramento dopo la terapia, quindi si trattava di un campo di disturbo silente riattivato. Con altre 3 sedute è guarita.
In tutti questi casi ho anche prescritto una dieta dissociata ed eliminato gli alimenti intolleranti.
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