Il cerchio della vita

L'agopuntura è una tecnica millenaria che cura il paziente con l'infissione d'aghi in determinati punti della cute. Questi aghi regolano l'energia del corpo e guariscono le malattie. In Occidente, dopo varie ricerche, si è scoperto che gli aghi stimolano le endorfine. Queste sono morfine prodotte dal nostro corpo e sono 200 volte più potenti della morfina sintetica, ed hanno potere analgesico ed antinfiammatorio.
Per diagnosticare una malattia i cinesi si servono delle logge energetiche che hanno i nomi degli elementi naturali: legno, fuoco, terra, metallo, acqua. Per praticità queste sono sistemate attorno ad un cerchio. Ogni loggia è composta da elemento, organo, viscere, zone del corpo. A questi vanno aggiunte la stagione, il clima, i punti cardinali, la caratteristica psicologica, il gusto, il colore.
Avremo così l'elemento legno con fegato e vescica biliare. Le zone del corpo sono i muscoli, le unghie, gli occhi. La stagione la primavera, il clima il vento, il punto cardinale l'est, la psiche la collera, il gusto l'acido, il colore verde.
L'elemento fuoco con Cuore e intestino tenue, circolazione, lingua, estate, caldo, sud, gioia, amaro, rosso. L'elemento terra con Milza pancreas e stomaco, carne, cellule, fine estate, umido, sud ovest, riflessione, dolce, giallo. L'elemento metallo con Polmone e grosso intestino, cute, naso, odorato, peli, autunno, secco, ovest, tristezza, piccante, bianco. L'elemento acqua con Rene e vescica, ossa, denti, orecchi, inverno, freddo, nord, paura, salato, nero.
Queste logge energetiche con i loro elementi sono in sequenza perché uno generi l'altro: l'acqua genera il legno, il legno genera il fuoco, il fuoco genera la terra, la terra genera il metallo, il metallo genera l'acqua, richiudendo il ciclo. C'è anche la legge di inibizione. La terra inibisce l'acqua assorbendola, l'acqua inibisce il fuoco spegnendolo, il metallo inibisce il legno spaccandolo, il fuoco fonde il metallo. Ho sempre pensato a questo come al cerchio della vita.
Nel rene c'è l'impronta della nascita e la paura con anche la potenzialità di esprimere le nostre attitudini per raggiungere le mete che ci prefiggiamo.
Poi si passa all'infanzia col fegato, la collera, l'agitazione; i bambini non stanno mai fermi, si arrabbiano se vengono contraddetti (10-20 anni di età).
Dai 20 ai 40 anni avremo il cuore con gioia, maturità, raggiungimento di ciò cui si aspirava, laurea, lavoro, possibilità economiche, matrimonio.
Ai 40-50 anni inizia con milza pancreas la fase di riflessione su quello che abbiamo portato a termine e su quello che potevamo e potremo ancora concludere.
Quindi si giunge a 50-60 anni con la tristezza del polmone.
Infine dai 60 anni in poi con il rene e la paura della morte.
Il cerchio si chiude.




 
Dott. Giovanni Angilè - Medico Chirurgo - Per informazioni telefonare al: 349 2344166 - Studio: Via Nino Bixio, 9 - 35030 Caselle di Selvazzano (PD)
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