Le malattie del colon

Il dolore addominale è uno dei sintomi che le persone accusano con maggior frequenza, specialmente nella zona attorno e sotto l'ombelico. Questa sofferenza è diagnosticata in vari modi: colon irritabile, colite spastica o mucosa, appendicite, diverticolite, rettocolite ulcerosa. All'esame obiettivo avremo un addome teso, contratto per il dolore sia spontaneo sia provocato dalla palpazione. Il paziente accuserà stitichezza o diarrea, continue o alternate, gonfiori intestinali, sensazione di pesantezza postprandiale e potrà soffrire di emorroidi infiammate.
Le cause sono molteplici. Prima di tutto gli errori alimentari che commettiamo ad ogni pasto. Per esempio mescoliamo carboidrati e proteine, mangiamo frutta dopo i pasti. Dobbiamo mangiare frutta solo a stomaco vuoto. Questo perché viene digerita in venti minuti, fermenta sopra gli altri alimenti, ci procura gonfiore e bruciore e rallenta tutte le funzioni dell'apparato digerente dall'assimilazione all'eliminazione.
L'uso di antibiotici provoca una disbiosi intestinale, in altre parole sono uccisi i batteri saprofiti che servono per produrre vitamine e per difendere l'organismo dalle forme patogene di batteri, virus e funghi.
Le cause psicologiche, emozionali, gli stress cui siamo sottoposti, le ansie, le paure, le depressioni, le preoccupazioni ossessive per i problemi di ogni giorno possono ripercuotersi a livello intestinale provocando spasmi automatici al solo sopraggiungere di un pensiero negativo.
Un altro motivo di dolori e mal funzionamento intestinale sconosciuto ai più è la sindrome della valvola ileo-cecale. Questa può essere diagnosticata e guarita con delle manovre kinesiologiche. Consiste in una chiusura o apertura anormale della valvola che separa l'intestino tenue dal colon. Nel caso d'insufficienza avremo dei rigurgiti di materiale dall'intestino crasso al tenue, nella stenosi una difficoltà di passaggio tra i due segmenti intestinali.
Le terapie per l'intestino sono molteplici e tutte efficaci. Talvolta basta un'unica cura, altre volte dobbiamo unire le metodiche conosciute per una guarigione definitiva.
Prima di tutto prestiamo attenzione a quello che mangiamo, agli abbinamenti dei cibi, alla quantità, alla genuinità dei prodotti, comportamenti difficili al giorno d'oggi dato l'inquinamento fisico, chimico ed ambientale.
Sarebbe meglio assumere carboidrati con verdure abbondanti a mezzogiorno e proteine con verdure crude la sera, la frutta lontano dai pasti, mai dopo cena o di notte perché stimolando il fegato ci terrebbe svegli, e potrebbe provocare l'insorgere di disturbi cardiovascolari, diminuendo ancor più l'energia del cuore già al suo minimo dalle ventitré all'una.
La pratica di un'attività sportiva può aiutare ad eliminare lo stress e consente di dedicarci a noi stessi con consapevolezza.
L'omeopatia con il rimedio appropriato può risolvere un problema intestinale. Sono da abbinare anche integratori quali vitamine, sali minerali, oligoelementi. È necessario reintegrare la flora batterica intestinale con batteri saprofiti per eliminare la disbiosi.
L'agopuntura, la mesoterapia, la neuralterapia, sono metodiche molto veloci ed efficaci per lenire i dolori e per riequilibrare la fisiologia intestinale. Si agisce in questi casi con aghi, infiltrazioni intradermiche, sottocutanee, direttamente sulle zone dolorose o sulle cicatrici addominali, come quelle da appendicectomia, da parto cesareo, da gastrectomia, da colecistectomia. Il risultato sarà l'immediata sparizione del dolore e il paziente si sentirà più rilassato.





 
Dott. Giovanni Angilè - Medico Chirurgo - Per informazioni telefonare al: 349 2344166 - Studio: Via Nino Bixio, 9 - 35030 Caselle di Selvazzano (PD)
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