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Terapia del Secondo Dopo
La Neuralterapia, viene anche chiamata “terapia del secondo dopo", perché quando la usiamo assistiamo ad un immediato miglioramento dei sintomi.
Rispondo ora ad alcune domande che mi vengono poste dai pazienti.
Essendo così efficace, perché è poco utilizzata?
In Italia è poco utilizzata dai medici sostanzialmente per tre cause:
1. mancanza quasi totale di pubblicazioni in italiano sull'argomento. C'è un solo libro, intitolato "Neuralterapia" del dottor Paolo Castaldi, Edizioni Red, e molti articoli pubblicati su riviste mediche risalenti a prima del 1960 ed oggi introvabili.
2. Difficoltà di trovare la materia prima, la procaina, nelle nostre farmacie. Si trova solo in Germania, dove la metodica è molto usata.
3. Non ultima in ordine di importanza è l'esplosione, proprio verso gli anni ‘60, dell'Agopuntura, che ha fatto dimenticare ai medici le possibilità della Neuralterapia.
Come funziona la Neuralterapia?
Agisce sulla cellula nervosa.
La cellula sana, in presenza di stimolo nervoso si carica, cede cioè la sua energia attraverso la pompa sodio / potassio, scendendo da 90 millivolt a 0. Poi si ricarica tornando al suo potenziale normale di 90 millivolt.
La cellula malata non reagisce a questo stimolo e rimane scaricata a 0 millivolt.
L'infiltrazione di procaina agisce sulla cellula malata ricaricandola. Durante l'azione anestetica il potenziale sale a 290 millivolt. Questo effetto dura circa 20 minuti, poi il potenziale scende a 90 millivolt, vale a dire alla carica normale: la pompa sodio / potassio riprende a lavorare normalmente. Questo potenziale viene mantenuto per giorni o settimane, poi torna a 0. Richiede allora un'altra applicazione di procaina fino a che la cellula non manterrà di nuovo da sola il suo potenziale normale.
Com'è regolato il fenomeno del secondo?
Dalle seguenti leggi:
1. Tutti i disturbi provocati dal campo perturbante devono sparire istantaneamente al 100%, nei limiti del possibile (un'articolazione calcificata non permette la mobilità, ma solo la sparizione del dolore).
2. La sparizione dei sintomi deve permanere per almeno 8 ore se il campo perturbante è un dente, per almeno 20 ore se è un'altra parte del corpo.
3. Ripetendo l'iniezione nello stesso punto al riapparire dei sintomi, questi non solo devono ridursi di nuovo, ma il tempo della loro scomparsa deve aumentare ad ogni successiva applicazione fino ad ottenere la guarigione definitiva.
Perché si formano i campi perturbanti?
1. Il nostro corpo è formato da materia ed energia e questa ultima scorre anche attraverso i "meridiani dell'Agopuntura". Questi sono come delle autostrade che solcano la superficie cutanea e collegano i vari organi, visceri ed apparati tra loro. I traumi e gli interventi chirurgici interrompono queste vie energetiche e creano deviazioni con conseguente intasamento d'energia in alcune parti del corpo. Possiamo così avere dolori, alterazioni fisiologiche e patologiche.
2. L'abuso di medicamenti quali antibiotici, analgesici, cortisonici, antistaminici, vaccini blocca la possibilità del corpo di eliminare le tossine accumulate con l'alimentazione, l'aria inquinata, il fumo, l'alcool, ecc. Si formano quindi dei depositi che io chiamo “bidoni d'immondizia”, in varie parti del corpo: tonsille, apparato respiratorio, apparato digerente, appendice, denti, tiroide, ossa, articolazioni, apparato uro genitale che a volte danno segno di sé con malattie proprie dell'organo, altre volte rimangono silenti, ma disturbano, "perturbano", apparati più o meno lontani da loro.
Quando può essere utilizzata la neuralterapia?
Si utilizza per r risolvere problemi dolorosi, fisiologici e patologici.
Nelle malattie reumatiche, artrosi, artrite, gotta.
Nelle cefalee, emicranie, nevralgia del trigemino, cervicalgie, lombalgie, sciatica, herpes zoster.
Nei dolori muscolari, crampi, tendiniti.
Nei dolori post traumatici, contusioni, distorsioni, lussazioni.
Nei dolori da intervento chirurgico, aderenze, arto fantasma.
Nei disturbi dell'apparato digerente: spasmi esofagei, gastriti, ulcere, colecistite, colite epatiche, colite spastica, stitichezza cronica.
Nell'apparato cardiocircolatorio: nevrosi cardiaca, spasmi coronarici, extrasistoli, varici, claudicatio intermittens (deambulazione dolorosa).
Nell'apparato respiratorio e auricolare: sinusite, rinite allergica, otite, bronchite, asma, otosclerosi, ronzii, sindrome di Meniere (vertigini).
Nei disturbi del sistema nervoso: insonnia, sindromi ansioso depressive da causa non psicotica.
Nelle patologie genito urinarie ed endocrine: nefriti, cistiti, coliche renali, amenorree, dismenorree, impotenza, prostatiti.
Iper e ipotiroidismo.
Nei disturbi cutanei, cellulite, eczema orticaria, acne, pruriti, psoriasi.
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